| 
LE ERE GEOLOGICHE | ||||||
| 
 ERA | 
 PERIODO | 
DURATA | 
 FORME DI VITA ANIMALE | 
 
 FORME DI VITA VEGETALE | 
EVENTI 
 GEOLOGICI | |
| 
A 
R 
C 
H 
E 
O 
Z 
O 
I 
C 
A | 
  ADEANO | 
  4.600.000.000 
  4.000.000.000 | 
  FORMAZIONE DELLA TERRA 
  Condizioni chimico-fisiche inadatte all'esistenza di ogni forma vivente. 
  Inizialmente sulla Terra la temperatura in 
  superficie era altissima: quasi 900 °C. Successivamente cominciò a 
  calare, fino a scendere sotto i 100 °C e l'acqua - che fino ad allora si 
  era presentata solo come vapore - passò allo stato liquido, sotto forma 
  di piogge ancora calde. Il cielo era del tutto oscurato da torbide nubi di metano e altri gas venefici. Il vento soffiava infuocato. | 
  L'età della Terra dovrebbe aggirarsi intorno 
  ai 4 miliardi e 600 milioni di anni. La Terra - secondo la maggior parte 
  scienziati - è più "giovane" rispetto all'Universo, che si sarebbe 
  formato circa 12 miliardi e mezzo di anni fa, all'epoca del Big Bang. Naturalmente non si può conoscere con precisione l'età della Terra: il problema è dovuto anche al fatto che non si può calcolare in quale momento sia diventata un vero e proprio pianeta. Infatti alcuni scienziati parlano della Terra in formazione come di un protopianeta. 
  A questo periodo si fa risalire la
  nascita della 
  Terra, al momento della formazione dei primi frammenti di una
  crosta 
  più o meno solida, e tale processo iniziò appunto circa 4,6 miliardi di 
  anni fa.  | ||
| 
  4.000.000.000 
  3.500.000.000 | ||||||
| 
  ARCHEANO |  | 
  3.500.000.000 
  1.500.000.000 | 
  ORIGINE DELLA VITA - CELLULE PROCARIOTE 
  Cellule prive di un nucleo ben definito e 
  delimitato dalla membrana nucleare. Le loro dimensioni sono dell'ordine 
  di pochi micron. | 
  Formazione degli oceani e delle rocce sedimentarie. Prima orogenesi. 
  Prima grande glaciazione (2,7 e 2,3 miliardi di anni fa) | ||
| 
  ALGONCHIANO |  | 
  1.500.000.000 
  540.000.000 | 
  CELLULE EUCARIOTE 
  Comparsa di composti organici complessi come aminoacidi e proteine. 
  Aggregazione in complessi prebiotici (RNA, DNA, coacervati). Comparsa 
  dei più primitivi tra gli esseri unicellulari (formazioni di Fig Tree, 
  nello Swaziland) 
  ALGHE 
  Primi batteri e protozoi simili a quelli odierni. Primi complessi 
  pluricellulari. Primi invertebrati (spugne, celenterati, preanellidi) e 
  primi funghi. | 
  
  Esistenza di un grande complesso continentale (Rodinia). Al termine se 
  ne forma un altro (Pannotia). 
  Successivamente alla formazione del 
  supercontinente Rodinia, in loco si verificarono una serie di 
  sconvolgimenti tettonici che portarono progressivamente alla 
  frantumazione dello stesso. In tal modo si formarono numerosi  
  dorsali da cui fuoriusciva lava basaltica proveniente dal mantello 
  terrestre. 
  In seguito alla frantumazione di Rodinia, 
  il consumo di anidride carbonica provocando così una netta e continua  
  diminuzione dell'effetto serra sul pianeta provocando la più grande 
  glaciazione della storia della terra. in poche migliaia di anni portò i 
  ghiacciai a ricoprire quasi tutto il pianeta:  il ghiaccio arrivò 
  perfino all'equatore, la zona notoriamente più mite del globo, dove era 
  spesso circa 3 metri trasformando la terra quasi in una gigantesca palla 
  di neve. 
  Nel contempo circa il 99% delle forme di 
  vita esistenti sulla Terra (per lo più batteri) si era estinta. Il 
  restante 1% sopravvisse grazie alle sorgenti calde sottomarine oppure 
  perché si trovava nei pressi dell’equatore, dove il minor spessore del 
  ghiaccio permise alla luce solare di passare, seppur ridotta in 
  intensità. | ||
| 
P 
A 
L 
E 
O 
Z 
O 
I 
C 
A | 
  CAMBRIANO |  | 
  540.000.000 
  488.000.000 | 
  MOLLUSCHI - TRILOBITI 
  
   Sviluppo degli invertebrati. Appaiono i graptoliti, antenati dei 
   coralli, i molluschi ed i primi crostacei (Trilobiti) | È comunemente accettato che non ci fossero 
  piante sulla terra.
   Sviluppo delle alghe e dei funghi pluricellulari. | 
  Il Cambriano è il periodo più antico ove sono state trovati in grandi 
  quantità nelle rocce numerosi reperti distinti di organismi 
  multicellulari animali, o Metazoi. 
  Regresso generale delle terre emerse. 
  Cambria 
  era il nome latino del Galles, dove fu ritrovata la prima roccia 
  risalente a questo periodo. 
  Le più antiche rocce presenti in Italia 
  risalgono al Cambriano e affiorano principalmente in poche regioni della 
  Sardegna meridionale (Iglesiente, Sulcis, Sarrabus). Queste rocce si 
  sono depositate in bacini marini poco profondi, i cui fossili includono 
  animali primitivi. 
  I continenti presenti nel Cambriano sono 
  stati originati dalla frammentazione del supercontinente Rodinia 
  formatosi nella precedente era neoproterozoica. Gli oceani nel periodo 
  Cambriano sembrano essere diffusi, ma poco profondi. Si crede che il 
  clima durante il Cambriano fosse notevolmente più caldo che nei periodi 
  immediatamente precedenti  | 
| 
  ORDOVICIANO |  | 
  488.000.000 
  444.000.000 | 
  PESCI - CORDATI 
  Nei mari la calcite a basso tenore di 
  magnesio era la forma predominante nei precipitati di carbonato di 
  calcio marino, permettendo lo sviluppo di fauna invertebrata dotata di 
  scheletri calcitici. 
  
   Comparsa dei pesci senza mandibole. Sviluppo di celenterati, 
   artropodi e cefalopodi. 
  Prime estinzioni. | 
  
   Continua il predominio delle alghe. | 
  ERUZIONI - GLACEAZIONI - ESTINZIONI 
  Durante l'Ordoviciano il livello marino fu elevato. All' inizio 
  dell'Ordoviciano superiore, tra 460 e 450 milioni di anni fa, i vulcani 
  lungo la costa dell'oceano Giapeto eruttarono nell'atmosfera enormi 
  quantità di anidride carbonica, trasformando il pianeta in una serra 
  caldissima.  
  Quando le isole di questo arco vulcanico entrarono in collisione con il 
  Nord America, diedero luogo alla catena dei Monti Appalachi. Alla fine 
  dell'Ordoviciano superiore le emissioni vulcaniche si fermarono. Nel 
  frattempo il Gondwana (super continente meridionale del Pangea) si era 
  spostato verso il Polo sud e si era ricoperto di ghiaccio dando luogo 
  alla glaciazione. 
  L'Ordoviciano si concluse con una serie di estinzioni che, prese 
  collettivamente, compongono la seconda tra le cinque maggiori della 
  storia della Terra in termini di percentuale di specie estinte. 
  La teoria più accettata è che a causa di imponenti glaciazioni il 
  livello marino si abbassò drasticamente causando l'estinzione delle 65% 
  delle specie marine. 
  Secondo una recente ipotesi avanzata da Prof. A. Melott della Kansas 
  University, questa estinzione di massa sarebbe stata causata da lampi di 
  raggi gamma dovuti all'esplosione di una supernova. | |
| 
  SILURIANO |  | 
  440.000.000 
  416.000.000 | 
  PESCI OSSEI 
  Dopo le estinzioni di massa della fine 
  dell'Ordoviciano, il clima caldo e umido favorì lo sviluppo della vita 
  marina. I pesci conobbero una grande espansione e differenziazione; 
  comparvero i primi pesci ossei. 
  Si assisté alla grande espansione dei 
  brachiopodi, gasteropodi, bivalve, briozoi, crinoidi, acritarchi e 
  graptoliti. 
  Da segnalare la conquista delle terre emerse 
  da parte di miriapodi e scorpioni | 
  PIANTE VASCOLARI TERRESTRI 
  Il Siluriano fu il primo periodo di cui abbiamo macrofossili di grandi 
  piante terrestri, che formarono distese di muschi sul bordo di laghi e 
  corsi d'acqua.Successivamente comparvero le prime 
  piante, ma ancora senza differenziazione nelle radici, nello stelo o 
  nelle foglie. | 
  FORMAZIONE DEL SUPER CONTINENTE EURAMERICA 
Durante il Siluriano, il Gondwana continuò 
  il suo lento spostamento verso sud, anche se le calotte di ghiaccio 
  furono meno estese che durante l'ultima glaciazione Ordoviciana, tanto 
  che la fusione delle calotte ghiacciate contribuì all'innalzamento del 
  livello dei mari, come è testimoniato dal fatto che i sedimenti del 
  Siluriano si sono sovrapposti a quelli erosi dell'Ordoviciano. 
  I continenti del Gondwana rimasero uniti tra 
  loro, mentre altri si spostarono verso l'equatore iniziando la 
  formazione del supercontinente chiamato Euramerica o Laurasia. | |
| 
  DEVONIANO |  | 
  416.000.000 
  359.000.000 | 
  PESCI - ANFIBI - INSETTI 
  In questo periodo detto anche "Età dei pesci", tra gli artropodi, 
  compaiono gli insetti (prime forme documentate di vita animale 
  terrestre) , mentre iniziano a declinare i trilobiti 
Primi 
   anfibi (Ittiostega). | 
  FELCI 
Primi 
   equiseti, licopodi e felci. Sviluppo di muschi e funghi terrestri. | 
  FORMAZIONE DEL SUPER CONTINENTE GONDWANA 
  La paleogeografia del Devoniano è dominato dal supercontinente Gondwana 
  nell'emisfero meridionale, dal continente Siberia al nord e dalla 
  formazione del piccolo supercontinente Euramerica al centro. Fu un 
  periodo di grande attività tettonica in Laurasia, risultato dell'unione 
  tra Euramerica, Siberia e Gondwana. 
  Il Devoniano fu un periodo relativamente caldo e probabilmente privo di 
  ghiacciai | |
| 
  CARBONIFERO | 
  Superiore 
  Inferiore | 
  359.000.000 
  299.000.000 | 
  RETTILI 
   Predominio assoluto degli anfibi. Compaiono i rettili. Si estinguono 
   i trilobiti e i graptoliti. 
  Compaiono i primi pesci ossei. 
Grande 
   sviluppo degli insetti che scoprono il volo. | 
   FORESTI DI FELCI 
Grandi 
   foreste di felci arboree, di equiseti e di licopodi. Scompaiono 
   tutte le piante primitive. 
Le 
   foreste continuano la loro espansione. Appaiono le prime 
   gimnosperme. | 
Si ha 
   una generale regressione dei mari, mentre ovunque si instaurano 
   condizioni climatiche che implicano uno sviluppo rigoglioso della 
   flora. Si formano gli Urali e l'Australian Range. 
Si 
   assiste ad una avanzata dei mari che ricoprono le paludi ed i 
   depositi organici che diventeranno carbon fossile. | |
|  | 
  299.000.000 
  251.000.000 | 
   Riduzione degli anfibi. Sviluppo dei rettili e dei rettili 
   mammiferi. Si estinguono i Trilobiti. 
  LA GRANDE ESTINZIONE 
In questa epoca (245 milioni di anni fa) si 
  verificò la più grande 
  estinzione di massa della storia della terra per 
  cause principalmente climatiche e geomorfologiche. 
  Qualcosa uccise il 90% delle specie terrestri. Meno del 5% delle specie 
  viventi nei mari si salvarono. Sulla terraferma, solo un terzo degli 
  animali di grandi dimensioni scamparono al disastro 
  La vita sulla terra rischiò di scomparire. | 
   Riduzione delle felci arboree. Le primitive gimnosperme (gingko) 
   tendono a sostituirle. | 
    Quando inizia il Permiano, la Terra 
    era nella morsa di un'era glaciale, cosicché le regioni polari 
    erano coperte da spessi strati di ghiaccio. Glaciazioni 
    continuarono a coprire gran parte del territorio della Gondwana, 
    come già successo nel precedente periodo del Carbonifero. Allo 
    stesso tempo i tropici erano coperti da paludose foreste.
    Verso la metà del periodo il clima 
    divenne più caldo e mite, i ghiacciai si ritirarono, e l'interno 
    dei continenti divenne più secco. Gran parte dell'interno della 
    Pangea era probabilmente arido, con grandi fluttuazioni 
    stagionali (stagioni da umide a secche), a causa della perdita 
    degli effetti di moderazione delle zone vicine all'acqua. Questa 
    tendenza a diventare più secco continuò fino alla fine del 
    Permiano, con l'alternarsi di periodi più caldi e più freddi | ||
| 
M 
E 
S 
O 
Z 
O 
I 
C 
O | 
  Superiore 
  Medio 
  Inferiore | 
  251.000.000 
  204.000.000 | 
  LA COMPARSA DEI DINOSAURI 
   
  Meno del 5% degli organismi marini 
  sopravvisse all' estinzione del Permiano e passarono quasi 30 milioni di 
  anni prima che si ristabilisse una forma articolata di nuovi organismi.
  
   
  Soltanto alla fine del Triassico Superiore 
  comparvero i primi ordini di dinosauri: saurischi e ornitischi. Nei mari 
  compaiono i primi rettili marini quali gli ittiosauri. | 
  La flora è ancora di tipo primitivo. | 
   Approssimativamente la Pangea aveva 
  una forma a "C", con a nord le grandi masse continentali dell'Eurasia e 
  di quella che sarebbe diventata l'America settentrionale, mentre a sud 
  l'Africa e il Sudamerica erano ancora unite all' India ed Australia. 
  Il clima era uniforme su tutte le terre 
  emerse, più caldo dell’attuale e prevalentemente secco: 
  non esisteva un vero e proprio alternarsi di stagioni e i poli non erano 
  ricoperti dai ghiacci.  | |
| 
  GIURASSICO |  | 
  204.000.000 
  146.000.000 | 
  L'ERA DEI DINOSAURI 
  Il Giurassico costituisce il periodo mediano 
  dell'era mesozoica, conosciuta anche come l' "Era dei Dinosauri" 
  Compaiono i primi 
   mammiferi ed uccelli. I dinosauri si differenziano in moltissime 
   specie ed in forme mostruose: sauropodi, allosauri, tyrannosaurus 
  rex, velociraptor. 
  Nell'aria, gli pterosauri erano comuni; essi 
  dominavano i cieli. Un animale particolare del periodo è l' 
  Archaeopteryx. Le dimensioni erano quelle di una colomba, ma con 
  caratteristiche di dinosauro. | 
  CONIFERE 
  il clima umido e molto caldo permise alla 
  giungla di coprire gran parte del paesaggio. Le Conifere dominavano la 
  flora, come nel Triassico; erano il gruppo più diversificato e 
  rappresentavano la maggior parte dei grandi alberi. | 
  Durante il Primo Giurassico, il supercontinente della Pangea si divise 
  in un supercontinente del nord, la Laurasia ed uno del sud, la Gondwana; 
  il Golfo del Messico si aprì nella nuova spaccatura tra Nord America e 
  quella che ora è la penisola dello Yucatan del Messico. Il Nord 
  dell'Atlantico era relativamente ristretto, mentre l'Atlantico del sud 
  non si aprì fino al successivo Periodo Cretaceo, in cui la Gondwana 
  stessa si divise. 
  Il Mare Tetide si chiuse, e la conca del Neotetide apparve. 
   
  I climi erano caldi, senza nessun segno di 
  ghiacciai. Come nel Triassico, non c'era apparentemente nessuna terra 
  vicina ai poli, e non esisteva alcuna calotta polare estesa | |
| 
  CRETACEO |  | 
  146.000.000 
  65.000.000 | 
  PRIMATI  - ESTINZIONI DEI DINOSAURI 
  Un altro periodo di rapide estinzioni, 
  risalente a circa 65 milioni di anni fa, è ricordato soprattutto per la 
  scomparsa dei dinosauri, anche se oltre a essi si estinse anche un terzo 
  di tutte le specie di animali e di piante del pianeta. 
  In questo periodo si diffusero gli uccelli 
  (ancora dentati). | 
  PIANTE CON FIORI 
  La flora cretacica è abbastanza simile a 
  quella attuale, essendovi rappresentate molte delle classi del regno 
  vegetale. 
  Comparsa delle angiosperme. | 
  Durante questa fase della storia della Terra 
  si verifica il definitivo frammentarsi dei supercontinenti. Le zolle che 
  formano i continenti attuali si separano. Soltanto Antartide e Australia 
  rimangono ancora, almeno in parte, connesse con l'Amenca meridionale. 
  L'India si avvicina all'Equatore e lo oltrepassa alla fine del periodo. 
  Anche il Madagascar si stacca dall'Africa. L'Atlantico è ormai 
  abbastanza ampio e continua ad allargarsi Gli elementi della Penisola 
  Italiana e di quella Balcanica si avvicinano al resto dell'Europa da Sud.
  
   | |
| 
  C 
  E 
  N 
  O 
  Z 
  O 
  I 
  C 
  O 
  O 
  T 
  E 
  R 
  Z 
  I 
  A 
  R 
  I 
  O | 
   PALEOGENE | 
  PALEOCENE | 
65.000.000 
55.800.000 | 
MAMMIFERI 
  Estintisi i dinosauri, sono i mammiferi a prendere il predominio del 
  mondo animale dando origine ad una spettacolare radiazione adattativa. 
Compaiono le 
   proscimmie. | 
  In generale il Paleocene è caratterizzato dallo sviluppo delle odierne 
  specie di piante; apparvero tra le altre, i cactus e le palme. 
  Il clima caldo permise la crescita di dense foreste tropicali (il primo 
  insediamento delle moderne foreste pluviali), sub-tropicali e 
  praticamente in tutte le aree del mondo; anche le regioni polari, prive 
  di ghiacci permanenti si coprirono di conifere e alberi a foglia 
  caduciforme.  
 Data 
  l'assenza dei grandi e voraci dinosauri erbivori, le foreste del 
  Paleocene erano probabilmente più fitte di quelle del Cretacico. | 
  Nel Paleocene continuarono i processi di deriva dei continenti che si 
  erano iniziati nel Cretacico. 
Orogenesi 
   Alpina. Nascono le Alpi, le Montagne Rocciose, le Ande e l'Himalaya. 
   Nell'Oligocene si ha il più basso livello dei mari in tutta la 
   storia del mondo. | 
| 
  EOCENE | 
55.800.000 
33.900.000 | 
  ELEFANTI - RUMINANTI 
  All’inizio di questo periodo i mammiferi crebbero in dimensioni e 
  diffusione, andando a riempire praticamente tutte le nicchie ecologiche 
  lasciate libere una decina di milioni di anni prima dai rettili 
  mesozoici. 
  In Africa si svilupparono elefanti primitivi . 
  Verso la fine dell'Eocene si erano diversificati nei tre sotto-ordini 
  attuali: Tylopoda (cammelli), Suinae (maiali) e soprattutto i Ruminanti 
  (pecore, capre e vacche), che avendo saputo sviluppare un apparato 
  digestivo particolare, li fece diventare gli erbivori dominanti. C | 
  All'inizio dell'Eocene, le alte temperature provocarono anche il 
  riscaldamento degli oceani e crearono un ambiente caldo e umido che 
  favorì lo sviluppo degli alberi da un Polo all'altro, tanto che la Terra 
  era praticamente ricoperta di boschi, tranne che nelle zone estreme. | 
    La terza e ultima grande fase di 
    frammentazione del supercontinente Pangea ebbe luogo tra il 
    Paleocene e l'Oligocene. L'antico continente Laurentia, formato 
    dalle attuali Nord America e Groenlandia, continuò a separarsi 
    dall' Eurasia allargando il neoformato Oceano Atlantico,
    mentre l'Oceano Tetide andava richiudendosi a causa 
    dell'avvicinamento dell'Africa al continente Eurasiatico.
    All'inizio dell'Eocene il continente 
    Australiano era ancora unito all'Antartide, ma cominciò a 
    staccarsene durante il Luteziano, come già era successo 
    all'India e alla Nuova Zelandia durante il Cretacico. Le terre emerse italiane nel periodo eocenico comprendevano Sardegna, Calabria, Puglia, parte della Campania e del Lazio e l'attuale confine italo-austriaco. | ||
| 
  NEOGENE | 
  OLOGOCENE | 
33.900.000 
  23.000.000 | 
  Il nome "Oligocene" deriva dal greco ὀλίγος, "oligos" (poco)  
  e si riferisce allo scarso sviluppo di nuove specie di mammiferi, dopo 
  la radiazione adattativa avvenuta durante l'Eocene. 
  I paesaggi più aperti, a causa della 
  riduzione delle foreste, permisero agli animali di crescere in 
  dimensione corporea. La fauna marina, come pure i vertebrati dei 
  continenti settentrionali, cominciò ad assumere un aspetto simile a 
  quello moderno | 
  Le angiosperme continuarono la loro espansione sul mondo intero; le 
  foreste tropicali e subtropicali vengono gradualmente sostituite dai 
  terreni boscosi decidui temperati. Le pianure ed i deserti aperti 
  diventano più comuni. Iniziò una maggiore espansione anche delle erbe, 
  anche se le savane non saranno ancora molto importanti nemmeno alla fine 
  del periodo. | 
    Durante questo periodo i continenti 
    continuano ad andare alla deriva verso le loro attuali 
    posizioni. L'Antartide rimase sempre isolata ed infine sviluppò 
    una calotta di ghiaccio permanente. 
    In Europa e Asia proseguì 
    l'orogenesi alpina, sollevando tra l'altro le Alpi e l'Himalaya. 
    Il Sudamerica infine si separò dall'Antartide e andò alla deriva 
    verso nord. Questo permise che le correnti circumpolari 
    fluissero intorno all'Antartide, raffreddandolo molto 
    velocemente. Durante il periodo finale dell'Oligocene il mare raggiunge il livello più basso della storia della Terra; questo è dovuto, come accennato, alla formazione della calotta polare antartica. Il ritiro dei mari fece emergere parecchi "ponti continentali" che univano i vari continenti (Europa/Africa ed Asia/America attraverso la Beringia formatasi nello stretto di Bering). Ciò permise la migrazione di flora e fauna, che si ritrovano infatti molto simili in Europa e America del nord. | |
| 
  MIOCENE | 
23.000.000 
5.330.000 | 
  COMPARSA DEI PROBOSCIDATI 
  Compaiono i primi giganteschi proboscidati: 
  il Deinotherium, il mastodonte; si diffondono i rinocerontidi e 
  gli ippopotamidi, maiali, giraffe, cammelli, lama e cervidi che si 
  presentano somiglianti alle specie odierne. 
    Ci fu un grande sviluppo di specie 
    "minori" come i Passeriformi, le rane, i topi, i ratti e i 
    serpenti.Negli oceani 
    compaiono i grandi squali moderni, in particolare il grande 
    Megalodonte e si sviluppano i cetacei come le balene e i 
    delfini. | 
  La flora, molto ricca, indica con la scomparsa graduale di piante 
  tropicali, che l'Europa subiva un raffreddamento rispetto alle epoche 
  precedenti, ma conservava ancora un clima più caldo dell'attuale, 
  cosicché potevano vegetare palme, eucalipti, Pittospori, tuie e sequoie; 
  verso la fine del miocene un raffreddamento ha provocato la diffusione 
  di pioppi, platani, ontani, aceri, salici, querce e varie conifere. | 
I 
  continenti continuarono la loro deriva verso le posizioni attuali, a cui 
  mancava solo la formazione del ponte tra America del Nord e del Sud che 
  portò alla crescita delle Ande. La separazione tra le due Americhe 
  terminò con la formazione dell' Istmo di Panamá durante il Pliocene. 
  Questa saldatura ebbe importanti effetti 
  sulla temperatura globale del pianeta, perché interruppe la circolazione 
  della calda corrente equatoriale portando all'isolamento dell'Atlantico 
  e al raffreddamento delle temperature nell'Artico e nell'Antartico. 
  L'India continuò la sua collisione con 
  l'Asia, provocando la crescita delle catene montuose Himalayane. Anche 
  la collisione tra Africa e Europa continuava, portando alla formazione 
  del Mediterraneo e alla scomparsa dell' Oceano Tetide avvenuta tra 19 e 
  12 milioni di anni fa. 
  La crescita delle creste montagnose a ovest 
  e la diminuzione del livello del mare combinate, assieme diedero luogo 
  all'apertura dello stretto di Gibilterra e l'inondazione del bacino 
  mediterraneo da parte delle acque dell'Oceano Atlantico | ||
| 
  PLIOCENE | 
5.330.000 
2.588.000 | 
  COMPARSA DEI PRIMI
  AUSTRALOPECHII 
  Nel Pliocene si svilupparono una buona 
  percentuale delle famiglie di mammiferi odierne. 
  Fecero la loro comparsa la iena e la tigre 
  dai denti a sciabola che si unirono ad altri predatori quali canidi, 
  orsi e mustelidi. Le antilopi e i bovini continuarono a proliferare, 
  mentre facevano la loro comparsa le giraffe, i cammelli, i cavalli e i 
  moderni rinoceronti. L'alligatore e il coccodrillo scomparvero 
  dall'Europa in seguito al progressivo raffreddarsi del clima. Compaiono 
  le scimmie antropomorfe. 
  Gli Australopitechi apparvero per la prima 
  volta all'incirca 4 milioni di anni fa: ebbero un certo successo 
  evolutivo, divenendo assai diffusi in Africa, fino ad estinguersi 
  completamente circa 2 milioni di anni fa. 
  Circa 2 milioni di anni fa apparve a prima 
  specie del genere Homo conosciuta: Homo habilis. Molto simile 
  all'australopiteco, l' Homo habilis viene già ritenuto uomo 
  per le sue abilità manuali: utilizzava infatti strumenti rudimentali per 
  la caccia. 
  Un'evoluzione arriva con l' Homo erectus 
  (ca 1 - 1,5 ma). L' erectus ha posizione eretta e una maggior 
  capacità intellettiva, testimoniata anche dal maggior sviluppo della 
  tecnologia rispetto all'homo habilis. | 
  Il cambiamento del clima verso una situazione più fredda, più secca e 
  con stagionalità simile all'attuale, ebbe un notevole impatto sulla 
  vegetazione del Pliocene riducendo le ampie foreste tropicali a livello 
  globale. 
  Le grandi foreste tropicali si limitarono ad 
  una stretta fascia attorno all'equatore, mentre nella zona tropicale 
  dell' Africa e dell'Asia fecero la loro comparsa i deserti. | 
  Nel Pliocene l'Italia aveva un'estensione 
  territoriale ben differente da quella attuale. Praticamente assente la 
  pianura padana. 
   
  In Toscana  la linea di costa era spostata nell'entroterra di 
  parecchi chilometri rispetto ad oggi, e l'arcipelago toscano era 
  costituito da un maggior numero di isolotti e atolli. La temperatura 
  dell'acqua marina era più elevata di quella attuale, e questo è in parte 
  dimostrato anche dal fatto che la fauna che popolava quell'antico mare, 
  è oggi presente con le stesse specie o specie strettamente affini, che 
  vivono nella calde acque dell'Oceano Indiano e dei mari tropicali. 
  Squali, cetacei e una miriade di conchiglie dalle svariate forme e 
  colori popolavano quelle acque, caratterizzandole con una biodiversità 
  che oggi possiamo ritrovare allo stato fossile, custodito sotto le 
  caratteristiche colline italiane. | ||
| 
  N 
  E 
  O 
  Z 
  O 
  I 
  C 
  A 
  O 
  Q 
  U 
  A 
  T 
  E 
  R 
  N 
  A 
  R 
  I 
  A | PLEISTOCENE | 
  -Gelasiano 
  -Pleistocene inferiore 
   
  -Pleistocene medio 
  -Pleistocene superiore | 
  1.800.000 
  11.700 | 
  L'EVOLUZIONE UMANA 
I 
  grandi mutamenti climatici durante l'era glaciale ebbero un impatto 
  importante sulla fauna e sulla flora. Ad ogni avanzamento del ghiaccio, 
  vaste aree continentali divennero totalmente spopolate, e le piante e 
  gli animali che arretravano verso sud di fronte all'avanzamento del 
  ghiacciaio affrontarono uno stress tremendo, dovuto in maggior parte ai 
  drastici mutamenti climatici, ai ridotti spazi vitali e alla scarsità di 
  approvvigionamento alimentare.  
Accadde un evento di vasta portata, 
  iniziato nel tardo Pleistocene e continuato nell'Olocene, l'estinzione 
  dei grandi mammiferi, in special modo i mammut, i mastodonti, le tigri 
  dai denti a sciabola, i glyptodon, i bradipi terrestri e gli orsi dalla 
  faccia corta. 
  All'inizio del Pleistocene le specie di 
  
  Paranthropus sono ancora presenti, come pure altri antenati 
  dell'uomo, ma durante il Paleolitico inferiore essi sparirono, e la sola 
  specie ominide trovata nei reperti fossili è l'Homo 
  erectus per la maggior parte del Pleistocene.  
  Questa specie migrò attraverso buona parte del vecchio mondo, facendo 
  aumentare le diversità nella specie umana. Il medio e tardo 
  Paleolitico vide l'apparire di nuovi tipi di uomini, come pure lo 
  sviluppo di strumenti più elaborati di quelli trovati nei periodi 
  precedenti. Secondo le tecniche mitocondriali per il calcolo del tempo, 
  gli
  
  uomini moderni migrarono dall'Africa dopo la glaciazione del 
  Paleolitico medio, espandendosi su tutte le terre del mondo libere dal 
  ghiaccio durante il Pleistocene superiore | 
    Sia la fauna marina che quella 
    continentale erano essenzialmente quella attuale. | 
  LE GLACEAZIONI 
 Durante 
  il Pleistocene i continenti attuali erano essenzialmente nelle loro 
  attuali posizioni, e le placche sopra cui essi poggiavano 
  probabilmente, fin dall'inizio del periodo, non si erano mosse per più 
  di 100 km l'una rispetto all'altra. 
  Il clima del Pleistocene fu segnato da ripetuti cicli glaciali, con 
  alcune zone dove i ghiacciai continentali si spingevano fino al 40° 
  parallelo. Sono stati identificati undici eventi glaciali maggiori, 
  assieme a molti altri minori. 
  Si è stimato che, durante l'estensione massima dei ghiacciai, 
  il 30% della superficie della Terra fosse coperto dal ghiaccio. Inoltre, 
  una zona di permafrost si estendeva verso sud dal margine della calotta 
  glaciale, per poche centinaia di chilometri nel Nord America e molte 
  centinaia di chilometri in Eurasia. La temperatura media annuale al 
  margine del ghiacciaio era −6 °C; al bordo del permafrost, 0 °C. 
  Ogni avanzamento del ghiaccio immobilizzava un enorme volume di acqua 
  nei ghiacciai continentali spessi 1500–3000 m, mentre contemporaneamente 
  il livello del mare si abbassava di 100 m o più su tutta la superficie 
  della Terra. 
  La massima espansione dei ghiacci, durante 
  l'ultima
  
  glaciazione (la
  
  glaciazione Würm o del Wisconsin), si ebbe circa 20.000 anni fa. | 
| 
  OLOCENE | 
  -Mesolitico 
  -Neolitico 
- 
  l'Età del Bronzo | 
11.700 
OGGI | 
  LA CIVILTA' UMANA 
  La civiltà umana moderna viene datata interamente dentro 
  l'Olocene. 
È 
  l'epoca del definitivo sviluppo dell'Homo sapiens, l'unico 
  sopravvissuto del genere Homo, e destinato a diventare in breve tempo 
  con la sottospecie Homo sapiens sapiens l'essere dominante del pianeta. 
    I cambiamenti climatici provocarono 
    una serie di rapidi progressi nell' evoluzione umana che fecero 
    passare i nostri antenati da un'economia di caccia e raccolta a 
    quella stanziale di coltivazione e allevamento. I piccoli gruppi 
    nomadi cominciarono ad utilizzare dapprima i ripari naturali 
    come grotte o caverne, poi a costruirsi un riparo artificiale di 
    rami e foglie, di pelli, poi di legno, fango e pietre fino ad 
    arrivare alle successive case. 
    Furono sviluppati i primi utensili 
    in legno, osso, pietra ed infine metallo. 
    Dall'addomesticamento del lupo 
    derivò il cane, e si addomesticarono e allevarono altri animali 
    utili per l'alimentazione come ovini, bovini, suini e cavalli. | 
L'Olocene è l'epoca 
  geologica più recente, quella in cui ci troviamo oggi e che ha avuto il 
  suo inizio convenzionalmente circa 11.700 anni fa- 
  La deriva dei continenti negli ultimi 10.000 
  anni è stata inferiore a un chilometro, che in termini geologici è uno 
  spostamento pressoché irrilevante. Tuttavia, la fusione del ghiaccio 
  causò un innalzamento del livello del mare di circa 20 m nella prima 
  parte dell'Olocene e in totale di 120 m dall'ultima glaciazione. 
  La ripercussione post-glaciale nella regione 
  della Scandinavia risultò nella formazione del Mare Baltico. 
   
  È stato congetturato che l'effetto di un 
  impatto di un meteorite potrebbe drammaticamente colpire la civiltà 
  umana nella sua prematura storia con la creazione di megatsunami, forse 
  evocando il diluvio o storie di inondazioni come quella di Noè. | ||
